Casa dolce casa by Ana Reyes

Casa dolce casa by Ana Reyes

autore:Ana Reyes
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2023-10-16T11:22:37+00:00


22.

Alle cinque esatte Maya aveva cominciato a bere, rimpiazzando la camomilla con succo d’arancia mischiato al gin scadente comprato di ritorno dal museo. Quattro ore più tardi, la bottiglia era quasi vuota e lei si sentiva più calma, ma stranamente ancora sobria. Era come se ogni fibra del suo corpo si opponesse alla sbornia, ogni cellula determinata a restare sul chi vive.

Le mura della casa trasudavano ancora l’odore del chili, un aroma di carne macinata fatta dorare nel soffritto di cumino e aglio. Era una delle specialità di Brenda, ma Maya non l’aveva neanche assaggiato. Una cattiveria, ma sua madre aveva di nuovo messo in dubbio il suo equilibrio mentale.

Magari le sarebbe scivolato addosso, se lei stessa non fosse stata tentata di crederci. Sarebbe stato così facile ammettere che, sì, era pazza, guadagnandosi subito l’accesso a farmaci capaci di stenderla per dodici ore di fila. Si versò un altro sorso di gin. Sedeva al buio, a gambe incrociate sul letto, con il cellulare in una mano e la tazza nell’altra. Aveva continuato per ore a cercare informazioni su Ruby Garza, senza trovare altro. Ma se anche avesse scovato qualcosa, collegando a Frank una terza ragazza morta, ancora non avrebbe saputo come lui fosse riuscito a ucciderle.

E intanto Dan continuava a tacere.

Una certa nina_borealis lo aveva taggato in una foto postata su Instagram. Nell’immagine, Dan sedeva in un séparé del Silhouette Lounge, a bere quello che sembrava un Coca e rum insieme al suo compagno di studi, Sean, e alla sua ragazza, Ellie. Si erano stipati tutti e tre sulla stessa panchetta, presumibilmente per farsi fotografare da questa Nina. Una rapida ricerca aveva prodotto il suo profilo: un’attraente architetta filippina, che di sé diceva: “Amo viaggiare”.

Maya non si era mai sentita insicura di Dan, però lui aveva sempre risposto ai suoi messaggi. Nina era single? Su piazza?

Rammentò a sé stessa che non aveva motivo di dubitare di Dan – mentre lui aveva ogni motivo di dubitare di lei. Di certo aveva capito che Maya gli nascondeva qualcosa, l’aveva subodorato, per questo non le rispondeva. Per Dan la sincerità era essenziale. Non dirgli dell’astinenza dal clonazepam era peggio che continuare a prenderlo, cosa che comunque non l’avrebbe scandalizzato. Metà della gente che conoscevano assumeva farmaci – chi per gli attacchi di panico, chi per la depressione, chi per qualcos’altro. Con il passare delle ore e il protrarsi del silenzio, la prospettiva di perderlo cominciava a diventare concreta.

Il pensiero le toglieva il fiato. Maya stava per toccare il fondo quando si erano conosciuti – stordita ogni giorno dai postumi, dall’alcol ogni sera. Solo Dan era riuscito a farsi largo in quella nebbia. Era stato il suo Orfeo, tranne che non si era guardato indietro e l’aveva riportata nel mondo dei vivi. Trasformandolo in un luogo in cui lei desiderava davvero tornare. Dan era il tipo di persona che rifiutava di comprare la passata di pomodoro perché quella fatta in casa era molto più buona, e perché gli dava soddisfazione prepararla con le sue mani.



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